Andrè si sentiva di nuovo
nei panni del famigerato cavaliere nero…sgattaiolava da un punto all’altro
del palazzo…ma non osò mai entrare…seguiva la vita di Oscar da lontano,
dall’esterno…la vedeva passeggiare nella biblioteca, intrattenersi sempre
con il piccolo Mathieu, il quale sembrava essere capace di farla ridere
e al contempo capace di velare i suoi occhi di un infinita tristezza…origliò
le conversazioni delle serve…dalle quali seppe con rammarico le condizioni
della signora…Andrè aveva intuito che Oscar era allo scuro di tutto…era
in ansia…sapeva che se la donna lo avesse scoperto…nel modo sbagliato...la
sua reazione sarebbe potuta essere imprevedibile…
Andrè prese una decisione…avrebbe
fatto in modo di avvicinare o madame Jarjayes, in persona, o una delle
sorelle…magari MarieAnne…
La devo proteggere…Oscar…questo
è il mio compito…
“e tu chi sei?”
scoperto!…Andrè
si voltò di scatto…era il piccolo Mathieu…avrebbe dovuto far ricorso
a tutta la sua abilità…
“Sshhhh”…Andrè sorrise
indicando al bambino di seguirlo…che incuriosito lo seguì…
arrivati in luogo appartato
del giardino il bambino si piantò davanti all’uomo…deciso a farsi
spiegare tutto quel mistero…
“allora dimmi chi sei!”…un
ordine da giovane Jarjeyes…ti assomiglia Oscar…terribilmente…
“sono un messaggero …vengo
da Parigi…devo parlare…”
il bambino si illuminò…la
sua testolina cominciò a macinare intrighi e duelli…e la protagonista
non poteva che essere…
“con zia Oscar…è lei
che cerchi?!”
Andrè, seppure intenerito
dal bambino, cercò di rimanere serio…e pensò che il piccolo
fosse il mezzo giusto per arrivare alla madre…
“no…devo parlare con Madame
MarieAnne…”
“la mia mamma!”
“puoi portarla da me?”
“sì…”
“ricorda che è un segreto!…stai
aiutando un messaggero del re!”…Andrè pensò di accattivarsi
il piccolo con ogni mezzo…doveva parlare con la sorella di Oscar…
“va bene!…aspettami qui domani
a quest’ora…”
il bambino corse via…non prima
di aver stretto la mano solennemente all’uomo imponente e gentile che gli
aveva affidato questo importante compito…
speriamo bene…
La giovane Rosalie nutriva molti
dubbi su quell’uomo misterioso…non riusciva a capire da dove fosse saltato
fuori..lo vedeva che ogni giorno si prendeva cura del cavallo impazzito…e
cosa più straordinaria notò un miglioramento repentino nell’animale...ma
chi sei???
L’uomo cercava di muoversi
sempre in orari che lo sottraessero dalle occhiate curiose di Rosalie e
dagli inservienti che si occupavano della tenuta…per fortuna seppe che
la vecchia cameriera, Nanny, come la chiamava lei, era andata via da dei
parenti…ormai era vecchia e non ce la faceva più a stare dietro
alla casa…era l’unica che lo avrebbe potuto riconoscere…
L’uomo si era sistemato nel
vecchio capanno al limite della tenuta…neanche Rosalie conosceva quel posto…si
era reso conto di essersi comportato comunque con imprudenza…curare il
suo cavallo era stata una follia…non appena lei fosse tornata…avrebbe capito
tutto…aveva deciso di scappare di nuovo…ma non poteva permettere che il
suo cavallo peggiorasse non appena se ne fosse andato…pensò, allora,
che Rosalie sarebbe stata la persona adatta per assolvere a quel compito..il
resto lo avrebbe fatto lei…
Così l’uomo cominciò
ad abituare il cavallo alla presenza della giovane…gli insegnò ad
averne fiducia…con enorme dolore aveva deciso di separarsene definitivamente…ed
il cavallo sembrò capire il desiderio del suo padrone…infatti si
riprese in fretta…e non passarono molti giorni..che la giovane poté
montarlo…l’uomo desiderava ardentemente farlo…ma si era imposto quella
decisione…prima di andarsene voleva però fare almeno una cosa…
Si diresse verso la scuderia
centrale…
“César…sono io…non mi
riconosci?”
il magnifico stallone bianco
scrollò la testa…
“eh..la barba…ma sono io…Andrè”
il cavallo allungò il
collo per annusarlo…e lo riconobbe…nitrì allegramente…
“mi sei mancato anche tu…”
ora l’uomo poteva andare…il
suo compito era finito…
Fine
9° parte
Mik